Quanto la Grafite colorata incontra il Feltro. ( feltro e colore )
Il 18 e il 19 maggio sul gruppo Facebook Feltro ad Ago-Italia, si è tenuto il secondo Raduno organizzato da Anna Esposito e che ha coinvolto tutta la sua comunità i creatrici del feltro. In occasione di tale raduno abbiamo deciso di regalare due lezioni (una sulla tecnica delle matite colorate e l’altra sul feltro pittorico) con la stessa illustrazione di base creata da me ( se ti va di scaricare l’illustrazione puoi premere qui). La nostra collaborazione va avanti da qualche mese sullo studio dei colori primari, secondari, complementari e sulle mescolanze. Nelle nostre dirette sul suo gruppo, abbiamo parlato di come la teoria dei colori sia sempre importante in tutte le tecniche artistiche.
Il 18 Maggio alle 21.00 sono stata io a intrattenere le sue creative parlando di Matite colorate. Abbiamo scelto questa tecnica dopo un’accurata riunione sui materiali, perché abbiamo pensato che ognuno di noi possiede delle matite in casa ed erano materiali facilmente reperibili.
Pensate che quella delle matite colorate può sembrare la tecnica più facile per colorare, perché è quella con cui tutti hanno cominciato. Ma sapete che non è vero? perché non basta posare la mina e muoverla sul foglio. Così come sul mercato possiamo trovare tantissimi tipi di matite colorate, dalle mine dure a quelle morbide, dai carboncini alle crete, dai pastelli alle cere. e potrei continuare.
Partiamo proprio dall’inizio, sapete che ci sono vari modi per impugnare la matita? partiamo da tre fondamentali, o che io reputo fondamentali e che trovate nelle foto qui sotto:
Poi c’è chi sposta la mano molto più indietro rispetto alla punta, ma qui bisogna avere molta pratica che si acquisisce con l’esercizio.
Durante la lezione ho chiesto di scegliere te tonalità do blu, ma ho anche fatto vedere come da uno stesso colore si possano ricavare diverse tonalità. Quando si colora con le matite è sempre meglio partire dal colore più chiaro e andare a scurirlo pian piano con diversi strati di colore. E’ importante notare che anche con le matite si possono incrociare i tratti e sovrapporre in modo da ottenere diverse intensità di colore.

Abbiamo parlato di tanto altro e visto alcuni dei sistemi che si possono utilizzare, ma la cosa più bella e interessante è stata vedere che le mie amiche hanno lavorato con me e spero soprattutto di essere stata chiara nella spiegazione. La cosa che mi preme farvi vedere è il lavoro delle mie amiche e ringraziarle tutte per essere state con me.
Con Anna invece la sera successiva, cioè il 19 maggio, sempre alle 21.00 abbiamo creato una stanza in cui lei ci ha dimostrato come, seguendo l’idea degli stessi colori, si poteva decorare la stessa illustrazione con il feltro.

Cosa serve per il feltro pittorico? Naturalmente una base dove appoggiare il lavoro. Nella tecnica del feltro ad ago o della lana cardata e degli aghi per feltro, il principio è quello di posare la lana sul supporto sottostante, (di solito in cotone) e dopo aver sfibrato il pezzo di lana da posare ( stando attenti nel farlo dal verso giusto) picchettarci sopra con l’ago. Se con le matite ho detto di partire dalla tonalità più chiara per poi arrivare a quella più scura, per il feltro avviene esattamente il contrario, bisogna partire dalla tonalità più scura per poi aggiungere la più chiara. questo perché la lana “mangia” la base scura.
Poche nozioni perché non sono esperta di feltro, ma questi sono gli appunti presi seguendo la lezione di Anna. Ma se siete interessate e vi va di leggere qualcosa di più specifico, fatemelo sapere, magari chiederò ad Anna di parlare lei e di farci un bell’articolo.
Prima di lasciarvi voglio farvi vedere i disegni fatti dalle ragazze e ringraziarle tutte di aver partecipato. In quanto a voi, fatemi sapere cosa ne pensate ma soprattutto se scaricate l’illustrazione e la colorate, mandatemela tramite e-mail, sarò contenta di inserire le vostre foto nella Galleria qui sotto.
Al prossimo post, Simona!