“Domenica, voglia di relax. Una poltroncina sul balcone, un pouf avanti con posati i piedi sopra, tavolino di fianco con sopra una bibita fresca, occhiali da sole e tablet su una delle tue applicazioni preferite, quella che ti fa rilassare e ti riempie gli occhi di tantissime novità.”

Così comincia il mio articolo dedicato a Pinterest, scritto proprio di domenica, mentre ero in una situazione di calma assoluta. A questo punto dovrei dirvi cosa ne penso di questo social/non social, (a me non piace chiamarlo così) ma soprattutto penso che sarebbe il caso di raccontarvi come è iniziato il mio percorso tra le mille sfaccettature, ed oltre, di Pinterest.
Cominciamo con il dire che quando mi sono iscritta, bisognava ricevere un invito da chi era già dentro e aveva un coinvolgimento serio. Infatti devo ringraziare un carissimo ex compagno di classe, perchè mi ha fatto conoscere questo meraviglioso mondo, paragonabile al Paese delle Meraviglie di Alice, un paese che coinvolge in tutto ciò che ti circonda perché è fantastico. Ricordo che mi chiese se lo conoscevo (ovviamente no, perchè era nato da poco e qui in Italia ancora non se ne parlava) e cominciò a descrivermelo dicendomi che se fossi riuscita a pinnare i miei quadri sarebbero stati benissimo. Accettai di entrare ma non compresi il giusto utilizzo. Mi avvertì subito di creare dei pin personali, anche con dei link che mi piacevano e articoli interessanti, eppure parliamo di quasi 10 anni fa ( se non di più). Le sue parole furono: <<Mi raccomando, ad ogni pin metti fonte e allega il link, ma soprattutto descrivi, anche solo indicando il perché lo hai pinnato o ripinnato e perché ti è utile. L’idea è quella che tu abbia delle grande bacheche dove poter mettere ogni tuo interesse per non dimenticarlo, come facevi da ragazza sulla tua bacheca di sughero dove appuntavi note e foto con delle puntine dividendole per sezioni.>>
Ci misi poco a capire che aveva ragione e che era un motore di ricerca meraviglioso, un portale verso mondi infiniti, dove poter trovare tutto ciò che ti serviva, ma soprattutto dove conservare i tuoi pin, come ricordi.
Imparai da subito che un Pin di successo doveva essere visivamente accattivante, bisognava curare le immagini, doveva raccontare una storia interessante, (le descrizioni anche oggi servono proprio per quello), e che doveva invogliare le persone a scoprire di più, quindi spingerle a cliccare sul pin per esplorare cosa si celava dietro (quindi un ottimo mezzo per portare traffico dove tu desideri, un tram chiamato “desidero che tu vada lì“). Ma ancora non avevo idea di poter crearne io. Mi limitavo a ripinnare e a pinnare quello che trovavo di utile su altri siti. In pratica, in quel momento lo utilizzavo solo per esplorare e per conoscere cosa accadeva in America. (Pensate che non esistevano Keyword italiane, solo inglesi).
Ovviamente vi racconto questo ma ad oggi se ancora non avete un profilo vi consiglio di crearne uno personale, per cominciare a navigare. Cosa serve? un indirizzo mail personale e tanta voglia di fare una ricerca in un mondo alternativo.
Perchè io non lo considero un social? o meglio, perchè non è un social come tutti gli altri, anzi è tutt’altro che un social ma ha la funzione “anche” di social. (Oh, mamma che giro di parole).
Rispondo alla domanda partendo dalla storia della nascita di Pinterest, chi lo ha creato? Come sono andate le cose?
Quando nasce Pinterest? Nasce in America ed inizia a diffondersi in Italia intorno al 2010 con l’idea di avere una grossa Bacheca digitale dove voi potete appiccicare i vostri post-it per non dimenticare nulla (come vi ho detto prima, i pin sono le spille con cui si appuntano le note sulla bacheca). Il nome deriva dall’unione delle parole inglesi pin (spillo, puntina) e interest (interesse), [Appunta i tuoi interessi]. Nasce per condividere non per comunicare, questa è un’azione che arriva dopo.
I fondatori? Ben Silbermann (laureato in medicina e amante del collezionismo), Paul Sciarra ( compagno di college di Ben e creatore con lui di Tote, un app che raccoglieva cataloghi di moda) e Evan Sharp (da Tote si accorgono che gli utenti lo usano per salvare immagini e guardarle quando tornano a casa e si riposano, nasce l’idea di pinterest, Evan sarà il creatore del design del sito). La loro idea era quella di creare qualcosa che Google non era riuscito a fare, e sono quasi ossessionati dalla parte Visual del loro prodotto cercando in continuazione di migliorarne funzioni e utilizzo.
Sapete che l’inizio fu disastroso? Silbermann aveva invitato circa un 200 amici e in 4 mesi solo 100 pare che crearono un account. Ma i ragazzi non mollano e cominciano a contattare personalmente le persone e Pinterest comincia a farsi strada moltiplicando le visite di giorno in giorno lanciando il coinvolgimento dei blogger.
Si tratta di un luogo Visual perché è basato sulle immagini e quindi sul contenuto visuale, così lancia la sfida agli utenti di scambiarsi le bacheche raccontando la loro casa ideale. Nel giro di poco tempo un articolo del Time include Pinterest tra i migliori siti dell’anno siamo a fine 2011.

Pinterest continua a crescere e finisce tra i migliori 10 siti degli Stati Uniti.
Dopo queste poche nozioni di storia (e ogni tanto ci vuole per non snaturare il senso di ciò che si studia) non vi resta che farci un salto e, una volta logati, avrete la possibilità di crearvi il vostro profilo, aggiungendo una foto e tutte le notizie che volte dare a chi viene a visualizzare le vostre bacheche. Ed ecco qui la seconda azione che potete fare, quella di creare delle bacheche dove poter salvare i pin che vi interessano.
Ora comincia il bello, perchè dopo google siamo nel posto dove possiamo lavorare seriamente per creare il nostro posizionamento. Infatti rispetto agli altri social che lavorano sulla Brand Identity, Pinterest lavora sulla Seo, cioè su tutta una serie di parole chiave che spiegano al mondo cosa facciamo e come possiamo essere utili per risolvere i loro problemi.
Come? Se vi svelassi tutto subito sarei pesante, quindi non vi resta che aspettare il prossimo articolo per sapere altro e nel frattempo raccontarmi nei commenti cosa ne pensate.
Spero di esservi stata utile se alcune cose non le sapevate, se invece siete esperti Pinterest, come spesso dico nei miei articoli, spero di esservi stata utile per un ripasso, comunque se ritenete opportuno che questo articolo possa servire a qualche amico, condividetelo e fatelo leggere.
Se voi altre informazioni più dettagliate, chiedete pure.
Al prossimo articolo e vi aspetto nel mio profilo Pinterest.

Simona
Ti ringrazio per aver scritto di come è nato Pinterest, non lo sapevo! Io lo ritengo una app utilissima per avere spunti sui nostri hobbies, per far conoscere tanti blogger e essere di aiuto a noi creative e ricamine, come la sottoscritta!
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Grazie Maria Lavinia, pinterest è fantastico e presto arriverà il secondo articolo con le novità dell’ultimo minuto.
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Ciao Simona, la storia di pinterest è interessantissima! Il resto me lo hai spiegato molto bene, e sono contenta di aver iniziato a pubblicare dei pin tutti miei. Devo ancora capire alcune cose… Ma pian piano ci arrivo!! 💕
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Ciao Laura, vedo solo ora il tuo commento. Ti ringrazio di essere sempre presente.
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Mammamia che email piena di contenuti, grazie 1000 an he della mia presentazione.
✨Un lungo lavoro! Complimenti! 💖
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Ti ringrazio Cinzia di aver letto la mia email e che ti sia piaciuta, ❤️
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Bell’articoloo veramente molto interessante la storia di pinterest!!
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Sono davvero contenta che ti sia piaciuto !
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